Diatriba d’amore contro un uomo seduto (2007)

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PANORAMA 21 giugno 2007 – È l’anno magico di Gabriel García Márquez. Il suo capolavoro Cent’anni di solitudine compie quarant’anni, e ne sono passati 25 da quando lo scrittore colombiano ricevette il premio Nobel per la lettera-tura. Se tutti lo conoscono come romanziere, quasi nessuno sa che Márquez firmò anche un testo teatrale: Diatriba d’onore contro un uomo seduto. Un’opera do-lente e suggestiva, mai tradotta in altre lingue, che oggi arriva in Italia grazie al-l’appassionato impegno di Maria Rosaria Omaggio con il regista Alessandro D’Alacri e il traduttore Angelo Morino. «Un regalo che abbiamo voluto fare al grande Gabo, che compirà ottant’anni l’anno prossimo» racconta l’attrice. «Così abbiamo ripreso questo suo testo così prezioso, che racconta il cuore del cuore delle donne: ognuna di noi ci si può riconoscere». Va in scena lo sfogo di Graciela, che alla vigilia della festa per le nozze d’argento dice al marito tutto quello che non gli ha mai detto: il dolore per i tradimenti subiti, la disillusione, il rimpianto. Con un attacco degno di Oscar Wilde: «Niente somiglia di più all’inferno di un matrimonio felice». Sul palco insieme con la protagonista quattro musicisti, una scenografia ricca dí effetti speciali, tanti particolari già minuziosamente elencati da Márquez nelle noce di regia. Lo spettacolo è stato rappresentato in forma di «laboratorio teatrale» al Quirino di Roma il 30 e 31 maggio «per creare un legame ideale con Márquez: proprio quel giorno, dopo vent’anni, lui tornava a visitare il suo paesi-no d’origine, Aracataca». Anteprima il 13 settembre al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano e poi il 2 ottobre per l’inaugurazione della stagione del Quirino: con la speranza che tra il pubblico sieda García Márquez. Diatriba d’amore arriverà in autunno anche in libreria, negli Oscar Mondadori: «Il grande Leonardo Mondadori» ricorda Omaggio «conobbe questo testo nella versione originale e se ne innamorò. Ma non fece in tempo a portarlo in Italia: ora ci siamo riusciti».

(ANSA) – ROMA, 31 MAG – Si chiude oggi al Quirino di Roma la prima tappa di un progetto teatrale dedicato a Gabriel García Márquez. Nel teatro romano si sono svolti due laboratori, legati a prove aperte dell’unico testo drammaturgico scritto dal Nobel: Diatriba d’amore contro un uomo seduto, con la regia di Alessandro D’Alatri e con Maria Rosaria Omaggio. Il 7 giugno si svolgerà una seduta anche a Milano. Lo spettacolo avrà un’anteprima il 13 settembre al Piccolo Teatro Paolo Grassi. Poi dal 2 ottobre aprirà la stagione teatrale italiana al Quirino di Roma.

ANSA 03-06-2007- 10:00
IN SCENA CON MARIA ROSARIA OMAGGIO E ALESSANDRO D’ALATRI
Anche il teatro italiano celebrerà “L’anno di Gabo”, ovvero l’ottantesimo anniversario di Gabriel Garcia Marquez, nonché i 40 anni dalla pubblicazione di “Cent’anni di solitudine” (maggio 1967) e i 25 del Premio Nobel per la Letteratura (ottobre 1982). Verrà infatti rappresentato l’unico testo teatrale dello scrittore, che fino ad oggi non era stata nemmeno tradotto in italiano. Si intitola “Diatriba d’amore contro un uomo seduto”. Ne ha acquistato i diritti l’attrice Maria Rosaria Omaggio, che lo reciterà guidata dal regista Alessandro d’Alatri. A maggio è prevista un’anteprima a Roma, da settembre in poi si svolgeranno le repliche in varie città, in coincidenza con la pubblicazione del testo da parte di Mondadori. Il testo narra di una donna che decide di raccontare i venticinque anni di matrimonio, di amore e di angherie subite dal suo uomo. In scena Maria Rosaria Omaggio con alcuni musicisti e una scenografia fatta di effetti speciali.

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IL MATTINO spettacoli nazionale 07/06/2007
IN «DIATRIBA D’AMORE» La Omaggio «Filumena» per Márquez
Il testo di Márquez ha per protagonista «una donna del sud del mondo», intensa ed emozionante «come Filumena Marturano di Eduardo». «Niente somiglia tanto all’inferno come un matrimonio felice»: sono le prime parole che dice Graciela al marito, seduto in poltrona a leggere il giornale. Per rinfacciare al marito tutto il dolore nascosto dietro quella felicità apparente, Graciela – figlia di una lavandaia, ma che per amore del marito, marchese e possidente, si è acculturata – ha scelto il giorno delle loro nozze d’argento. Dopo venticinque anni di matrimonio, la donna torna alle sue origini reclamando il suo bisogno primario di amore, un atto d’accusa che porta a un finale drammatico e sorprendente. «C’è una emozione in bilico, dall’inizio alla fine».

L’UNITA’>Recensioni> Diatriba d’amore contro un uomo seduto sabato 15 settembre 2007/delteatro.it/recensioni/2007-09- di maria grazia gregori (19:31 – 18 set 2007)
La novità più attesa alla rassegna Tramedautore: non facile testo con un continuo cambio di scene, di luci, di prospettive per la regia di Alessandro D’Alatri… volenterosa Maria Rosaria Omaggio una recitazione iperrealista carica di effetti. Garcia Márquez si imbatte – proprio lui malgrado l’evidente passione per la scena -, nella difficoltà che spesso ha frenato i grandi romanzieri: quella di confrontarsi con una parola destinata non solo a essere scritta e letta ma anche detta. Difficoltà alla quale l’autore risponde con un delirio affascinante di parole, sospese fra assurdo e nevrosi, all’interno delle quali – ed è la nota positiva del testo – intuiamo tracce di un vero cuore di donna.

IL GIORNALE n. 201 del 2007-08-25 pagina 23
L’amore ai tempi del palcoscenico di Enrico Groppali
Il monologo di una donna ribelle contro un marito-fantoccio che non le potrà mai rispondere. come le formiche assassine di Cent’anni di solitudine, Graciela uccide sia pur per metafora il marito. In scena infatti non vediamo accanto a lei un uomo, ma un manichino con il viso nascosto dietro il giornale che sta leggendo. Come accade nel gran pezzo di teatro da cui l’autore prende le mosse, quel Bell’indifferente dove Cocteau, accanto a una protagonista che grida tutta la propria disperazione, disegna un maschio con la cicca spenta all’angolo della bocca e il basco spiovente sul capo che, esibendole spavaldo un fisico apollineo, la ignora dietro il precario riparo di un quotidiano sportivo. Ma lo scrittore colombiano ha altre frecce al proprio arco. Sotto i nostri occhi Graciela si muta in un’Evita Perón esasperata all’idea che il suo consorte la trascuri per la minorenne di turno. Da bambina-vittima eccola trasformarsi in matriarca desolata e impotente, costretta a recitare di fronte alla servitù la commedia della felicità coniugale. Ormai il prodigio si è compiuto: Graciela è diventata per magia tutte le donne di ieri e tutte le donne che ci visiteranno domani. Per colpa e per merito di «Gabo».

IL GIORNALE di Enrico Groppali – martedì 18 settembre 2007, 07:00
L’agonia di Graciela sposa tradita tra vendetta e dolore
Nell’Olimpo letterario abbondano i casi di narratori e poeti vittime del fascino del palcoscenico. La possibilità di vedere sul palco le ombre evocate dalla scrittura è una tentazione cui non si sono sottratti Virginia Woolf, Landolfi e Céline, Thomas Mann e Hermann Hesse tanto per citare alcuni grandi della parola del ventesimo secolo. A cui si aggiunge Gabriel García Márquez che ha scritto nell’88 questa Diatriba d’amore contro un uomo seduto che ora, grazie alla coraggiosa iniziativa di Maria Rosaria Omaggio, studiosa e interprete dell’opera di Márquez, è approdata in Italia. Si tratta di un’opera singolare e complessa che travalica lo status del monologo, nonostante sia concepita ad uso e consumo di una straordinaria presenza femminile, voce solista e testimone di uno scontro tra l’antica civiltà contadina da cui proviene e l’inesorabile diktat dell’alta borghesia cui Graciela, è questo il suo nome, approda dopo il matrimonio col rampollo di una dynasty che domina un immaginario paese sudamericano. La notte delle nozze d’argento, Graciela si rivolta contro l’uomo della sua vita che ora, sparuta figura incastrata su un sedile col giornale spalancato davanti, finge di non ascoltare il torrente d’accuse che la donna gli vomita addosso. In una lingua dosata tra il vernacolo e la parlata sofisticata dell’upper class, Graciela come il più ispirato dei cantastorie evoca l’amore perduto. Quando, per evadere dalla costrizione materna, nuotava di notte come una sirena per raggiungere l’amato. Quando, per favorire la riconciliazione tra il marito e la famiglia d’origine, si recò a trovare la terribile suocera che, imbellettata come una damina giapponese, la attendeva in giardino fino all’epicedio finale concluso nel fuoco che divora il marito tutt’uno alla desolazione della sposa tradita che crolla a terra come una marionetta tra i languidi accordi delle chitarre. Una scheggia di gran teatro a cui la Omaggio, in un momento di splendida maturità, conferisce un tono tra pudico e straziato che si incide a lungo nella memoria.

IL MESSAGGERO Sabato 01 Settembre 2007
Per l’ottantesimo compleanno di Márquez, omaggio della Omaggio
(Maria Rosaria) con Diatriba d’amore contro un uomo seduto dello scrittore colombiano, regia di Alessandro D’Alatri (al cinema: Senza pelle, Casomai).

IL MESSAGGERO Sabato 29 Settembre 2007 di PAOLA POLIDORO
Aspettando Gabo, Maria Rosaria Omaggio va in scena con l’unico testo teatrale dell’amato scrittore colombiano
Lo spettacolo, visto in anteprima al festival Quartieri dell’Arte di Viterbo e poi a Milano nella giornata dedicata ai sessant’anni del Piccolo e ai cento anni della Mondadori, apre con un allestimento che si preannuncia quantomeno particolare, visto che in locandina viene menzionato anche l’autore degli effetti speciali “visivi e olfattivi” (Fabio Traversari), e asseconda la volontà dell’autore, che nelle note l’autore chiede che una delle canzoni sia originale. Riccardo Eberspacher, autore delle musiche eseguite dal vivo da quattro musicisti sudamericani, ha avuto il delicato compito di musicare una poesia di Márquez, “La espiga”. Quell’uomo seduto dietro a un giornale non valeva poi tutta quella fatica. Come uno scrittore sia riuscito a entrare così in profondità nel cuore di una donna rimane un mistero.
Premio “Donna e cultura” in Campidoglio a Maria Rosaria Omaggio. Lun 26 Novembre 2007

IL TEMPO 1 settembre 2007 di Tiberia De Matteis
Per la prima volta Márquez fa parlare una donna forse perché intriso delle sensazioni ricevute dal teatro italiano. Graciela è una Filumena Marturano di oggi, una donna del sud, che ha il coraggio di dire al marito quello che ha trattenuto per venticinque anni. Il vero fulcro della storia è il realismo magico di Márquez

FUORI LE MURA N.107 | 15 OTTOBRE 2007 | RECENSIONE di Giuseppe Mammetti
Omaggio a Gabriel García Márquez
Certo che questa Graciela è più di un eroina femminista. Affascinante e coraggiosa, ma anche convenzionalmente anti-borghese, fiera nel suo rifiuto “dell’amore tanto per farlo “. Un rifiuto che Maria Rosaria Omaggio colora di sottile ironia e distacco, nella consapevolezza del suo ruolo di donna forte sulla scena e motore drammatico della vicenda. A lei dopo il pubblico milanese della rassegna “Tramedautore”, tocca ammaliare quello della primissima romana.
La caleidoscopica messa in scena che Alessandro D’Alatri concepisce sul testo è uno scollamento di forme drammatiche. Dietro una scena mutevole e mai ovvia c’è l’apporto drammatico costante della recitazione della Omaggio. Un moto perpetuo che pervade con la forza lo spazio scenico: il solo perno di un’ambientazione drammaturgia variabile e volutamente scomposta. I modelli, neanche a dirlo, sono Strindberg e O’Neill, mutuati dalla grande capacità letteraria dello scrittore colombiano che affronta la scrittura scenica senza tentennamenti, nella perfetta consapevolezza di una parola rappresentata e non narrata secondo codici stereotipati.Il monologo nella messa in scena di D’Alatri si rivela un piccolo gioiello, teatrale ma indebitamente letterario. Un punto di mediazione tra la carriera di scrittore di romanzi e quello che poteva esserne per lui un possibile alter ego scenico. Il lascito teatrale a quel “teatro del mondo” sempre contemplato nei suoi scritti.

RADIORAI 1 fantasticamente di Cinzia Tani
La messa in scena evoca e riproduce il “realismo magico” di Márquez rispettando le numerose note e indicazioni spazio-temporali a cui il testo, ricco di suggestioni, puntualmente rimanda; un insieme di quadri cinematografici giocati abilmente con effetti speciali e luci, sullo sfondo di uno spazio scenico sobrio e atemporale.

Mondo Teatro 15 Ottobre, 2007 di Sirio Rotatori
Maria Rosaria Omaggio e Alessandro D’Alatri consacrano al Teatro Quirino di Roma Gabriel García Márquez. Maria Rosaria Omaggio, superba nella sua interpretazione, anche se un po’ frenata nella parte finale – in preda ad un’ira che presto la porterà ad incendiare quel giornale e quell’uomo che l’hanno privata della dignità per tutto questo tempo, alba dopo alba. Alessandro D’Alatri, alla sua seconda prova per il teatro dopo il successo de “Il sorriso di Daphne”, si è accostato all’opera di colui che è universalmente considerato come il maestro del realismo magico, sfruttando ombre e proiezioni, attraverso un uso accurato delle luci e delle musiche eseguite dal vivo. Una scena evocativa in cui si cammina nel tempo e nello spazio attraverso il racconto della protagonista, che di volta in volta cambia sé stessa e l’ambiente che la circonda: da quando era incinta alla neve di Parigi, dalle luci del suo specchio all’acqua della doccia, al fuoco del finale. Solo una cosa non riesce a trasformare ed è ciò contro cui, più di tutto, si batte: un uomo seduto.

FOCUS ROMA.it di Alessandro Tiberi
L’unico testo teatrale di Gabriel Garcia Márquez in scena al Quirino dal 2 al 14 ottobre
Un vero e proprio evento teatrale sostenuto dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio di ambasciata di Colombia, Istituto Italo Latino Americano e Istituto Cervantes, nell’anno che segna i quarant’anni di “Cent’anni di solitudine” e i venticinque dal Nobel.
Sul palco romano, Maria Rosaria Omaggio interpreterà il testo nella traduzione di Angelo Morino, con le musiche dal vivo di Riccardo Eberspacher eseguite da Roland Ricaurte, Ronald Mora’n, Juan Carlos Albelo Zamora, Emiliano Martinello. La regia è di Alessandro D’Alatri.
“Un viaggio straordinario nel cuore del cuore di ogni donna”. Il regista ha poi immaginato uno spazio scenico sobrio, determinato dall’uso delle luci, effetti speciali visivi e olfattivi e la musica dal vivo eseguita dai quattro musicisti sudamericani. Per questo allestimento, Riccardo Eberspacher ha musicato una poesia di Márquez, trasformando ”La espiga” in una canzone d’amore.

NONSOLOTEATRO.it di Tonino Scaroni
In scena l’unico testo teatrale del Premio Nobel Gabriel García Márquez
Maria Rosaria Omaggio che interpreta il suo personaggio, parla con l’anima prendendo lentamente coscienza della sua situazione di assoluta solitudine, diventa proprietaria, come dice l’autore, di quel ‘dominio facile di chi sta ormai al di là della disperazione’.
Alessandro D’Alatri ama quel teatro “legato a una rappresentazione scenica evocativa anziché realistica”. Un’opportunità che, sfruttando ombre e proiezioni d’ombra (disegno luci di Camilla Piccioni), consente di “concretizzare il realismo magico di Márquez con semplicità ed eleganza“.

Visum di Mariangiola Castrovilli 9 Ottobre 2007
In scena al Quirino di Roma fino al 14 ottobre “Diatriba d’amore contro un uomo seduto” un lavoro inedito di Gabriel Garcia Márquez, talmente bello e coinvolgente da togliervi il cuore. Sul palcoscenico una Maria Rosaria Omaggio che nel giorno delle nozze d’argento rovescia contro un marito assente, ingombrante presenza seduto in poltrona di spalle e immerso in un lettura di comodo, tutte le amarezze, il dolore e la disillusione di 25 anni di dedizione ed amore illimitato barattati con l’insoddisfacente status di una vita ‘borghese’, una trappola dove ‘niente somiglia tanto all’inferno come un matrimonio felice’ .

Il finale è sorprendente!

ABC Spagna 11-10-2007 di VERÓNICA BECERRIL
Maria Rosaria Omaggio, lozanía al servicio de Gabriel García Márquez
Italia se une, con la puesta en escena de esta obra –magistralmente interpretada por la veterana Maria Rosaria Omaggio en el Teatro Quirino de Roma, donde estará hasta el próximo domingo-, a los homenajes que en todo el mundo se están llevando a cabo este año para celebrar los ochenta años del maestro colombiano, el XL aniversario de la publicación de «Cien años de soledad» y las bodas de plata de la entrega del Nobel.

El Paìs Colombia Octubre 03 2007
El montaje, que combina vallenatos, boleros y cumbias interpretadas al vivo por el grupo musical del colombiano Ronald Ricaurte, dirigido por Alessandro D’Alatri y actuada por la actriz italiana de origen española Maria Rosaria Omaggio, fue largamente aplaudido durante el estreno.

Las paredes de rosas rojas que marcan el desenlace final del monólogo, las cuales inundan el teatro de un olor liberatorio y la quema del marido-maniquí vivo con una llama casi real tras el balance cruel y minucioso de 25 años de vida matrimonial, resultaron escenográficamente eficaces y originales.

El comercio Mexico 2007-03-07
Finalmente, en Italia también se suman a los homenajes en honor del nonagenario escritor, con la representación de su primera obra para teatro, “Diatriba de amor contra un hombre sentado”. El texto teatral, una suerte de manifiesto feminista, que no había sido traducido hasta ahora en italiano, será representado el próximo mes de mayo por la actriz María Rosario Omaggio, bajo la dirección de Alessandro D’Alatri. La obra será estrenada en Roma, tras lo cual será representada en varias ciudades italianas en coincidencia con la publicación del texto por la editorial Mondadori.

La jornada Mexico 2007-03-10
La cantaleta en italiano común y corriente de Graciela, una mujer que representa el sur del mundo, hija de una lavandera que ha conseguido escalar socialmente gracias a la tenacidad del estudio para poder estar a la altura de su hombre, confirman la universalidad de la obra de García Márquez.

Inicia Spagna
Italia homenajea a García Márquez con su única pieza teatral
“Maestro Gabo, gracias por existir”, declaró emocionada la actriz al término de la representación, a la que asistieron importantes intelectuales y actores, entre ellos Franco Nero y Arnoldo Foá, así como numerosos políticos y personajes del mundo del espectáculo.

news.bbc.co.uk/hi/Spanish Martes, 6 de marzo de 2007
El reconocimiento a García Márquez llega hasta Italia
La puesta en escena será interpretada por la actriz María Rosaria Omaggio, bajo la dirección de Alessandro D’Alatri. La relación de García Márquez con Italia se remonta a finales de los años 50, cuando vivió allí como corresponsal del periódico colombiano “El Espectador”, y donde estudió dirección de cine en el Centro Experimental de Cinematografía de Roma

italiacerca di Cinzia Salluzzo
La Lozana Andaluza festeggia Gabriel García Márquez
Maria Rosaria Omaggio, indimenticabile interprete de “La Lozana andalusa” di Vicente Escriva, continua a diffondere opere di lingua spagnola. Riesce ad arrivare al bambino che è in ognuno di noi e a dire esplicitamente delle cose a cui tutti pensiamo solo interiormente, riesce a farti vedere cosa succede nella mente, cosa accade nel cuore.

TeleSUR _ 11/10/07
Realismo mágico de Gabo encanta a los italianos
Márquez, mantiene “encantados” a los italianos que asisten de forma masiva a ver su única obra de teatro. La actriz italiana Maria Rosaria Omaggio, protagonista de la obra, El equipo encabezado por el director Alessandro D’Alatri “intentó ceñirse al máximo al texto y qué mejor forma de reflejar el realismo mágico de Gabo que con el teatro, que es la ilusión, la palabra y la encarnación”.

doblehit GUATEMALA jueves 04 de octubre de 2007 Publicado por Lobonú
Un monólogo, tenso y fuerte, sobre la infelicidad matrimonial, el amor y el desamor, y es interpretada por una mujer que “está más allá de la desesperación, como la definió el mismo García Márquez. El montaje, que combina vallenatos, boleros y cumbias interpretadas en vivo por el grupo musical del colombiano Ronald Ricaurte, está dirigido por Alessandro D’Alatri y lo protagoniza la actriz italiana de origen española Maria Rosaria Omaggio, y fue largamente aplaudido durante el estreno.